venerdì 19 maggio 2017

Mangia e bevi zafferano, e tornerai a sorridere!


Erano i Persiani a dire mangia zafferano e tornerai a sorridere, ma oggi, noi possiamo anche dire bevi zafferano e tornerai a sorridere! Gli usi di questa spezia preziosissima infatti non si limitano più soltanto a quelli culinari, sempre ben apprezzati, ma si estendono anche all'ambito terapeutico. C'è da dire che gli usi terapeutici dello zafferano non sono proprio una scoperta recente...infatti sia la medicina tradizionale islamica, cinese che quella ayurvedica facevano già uso di questa spezia, soprattutto per le sue proprietà medicinali. Tradizionalmente era impiegata nel trattamento di diversi disturbi e
malattie: dai disturbi di fegato, di stomaco dove veniva impiegato come tonico, ai problemi respiratori in caso di asma, ma anche in caso di depressione e problemi mestruali. Nella medicina tradizionale cinese e in quella ayurveda era ed è tutt'ora impiegata anche nel trattamento delle vampate di calore e della depressione legate alla menopausa!
Si potrebbe quasi parlare di una spezia per il benessere femminile!

E ai nostri giorni qual è l'uso di questa preziosissima spezia?
Oltre al suo versatilissimo uso culinario (che non si limita più alla sola preparazione del classico risotto alla milanese, ma viene impiegato anche nella preparazione di dolci e di piatti a base di pesce), molto interessante è il suo uso terapeutico. Oggi gli studi scientifici dimostrano come questa spezia possa avere un ruolo molto importante ad esempio nel miglioramento del tono dell'umore di pazienti depressi che non necessitano di psicofarmaci (sono sufficienti pochi milligrammi di estratto di zafferano per ottenere un miglioramento senza effetti collaterali), nella depressione legata alla menopausa, in questo caso anche insieme ad altre erbe come il Luppolo (Humulus luppulus) e la Cimicifuga (Cimicifuga racemosa), nel trattamento del decadimento cognitivo, ad esempio in patologie come l'Alzheimer l'estratto di zafferano ha dato dei risultati positivi negli studi sull'uomo dimostrando in generale un'importante azione di stimolazione del sistema nervoso.
Ma i suoi effetti terapeutici non si limitano al solo sistema nervoso, infatti riguardano anche il sistema cardiovascolare, immunitario, l'apparato uro-genitale e quello respiratorio come descritto in questa review recentissima del 2016 "Therapeutic effects of saffron (Crocus sativus L.) in digestive disorders: a review." Interessante è anche il suo possibile impego in ambito oncologico sia per il trattamento del cancro al fegato, stomaco e colon, che anche come terapia di supporto per i pazienti oncologici affetti da depressione, stanchezza o disturbi gastrici (effetti collaterali dovuti a volte, alla terapia oncologica stessa).

Ma qual'è la parte della pianta dello zafferano (Crocus sativus L.) che viene impiegata in ambito medicinale?
Esattamente la stessa che viene impiegata come spezia, ovvero gli stigmi o stimmi del fiore. Sono infatti questi a contenere i principi attivi, circa 150, che conferiscono allo zafferano le proprietà aromatiche e farmacologiche descritte.
Tra questi 150 principi attivi,
quelli più importanti da un punto di vista sia organolettico che farmacologico sono la crocina  e la crocetina (che determinano il colore intenso degli stimmi), il safranale (che conferisce il caratteristico odore allo zafferano) e la picrocrocina responsabile invece del sapore amarognolo (potere amaricante) dello zafferano. Crocina e crocetina sono molecole che appartengono alla classe dei carotenoidi, molecole responsabili del colore giallo-arancio delle piante e con importanti proprietà antiossidanti e antinvecchiamento cellulare. Mentre il safranale, che si forma durante il processo di essiccazione degli stimmi dalla picrocrocina, è un olio essenziale volatile. Crocina e safranale sono le due molecole a cui sono attribuite le proprietà antidepressive, quindi normalizzanti sul tono dell'umore, ma anche la proprietà di migliorare l'apprendimento cognitivo e la memoria, tanto da rientrare insieme ad altre spezie (curcuma, zenzero, rosmarino, ecc...) tra le spezie amiche della memoria e del sistema nervoso....insomma una spezia per la mente!

Attenzione alle sofisticazioni!
Spesso ci si può imbattere nel cosiddetto "zafferanone" dal prezzo molto più accessibile rispetto allo zafferano, ma attenzione perché non si tratta di una qualche specie di zafferano, ma bensì di Cartamo (Carthamus tinctorius).

Si tratta di una pianta che non ha niente a che fare con lo zafferano se non il fatto di possedere una molecola, la cartamina, in grado di colorare di giallo l'acqua, ricordando il colore dello zafferano. In realtà questa pianta viene impiegata come pianta tintoria e più in generale come colorante alimentare! Oltre al cartamo, spesso anche la Curcuma (Curcuma longa) viene utilizzata per la sofisticazione dello zafferano in polvere. Ecco perché è bene, quando possibile, comprare lo zafferano in stimmi e possibilmente zafferano italiano. La scelta di uno zafferano italiano è legata all'acquisto di un prodotto che, rispetto allo zafferano prodotto in altre nazioni ha qualità migliore e quantità maggiori di principi attivi...un motivo in più per comprare lo zafferano italiano.

Come usarlo?
Dal momento che l'alimentazione è sempre un'importante forma di prevenzione per diverse patologie, si potrebbe iniziare ad utilizzare più spesso questa spezia nei nostri piatti, sperimentando nuovi preparazioni aldilà del classico risotto alla milanese. Ad esempio spaghetti con zucchine e gamberi allo zafferano, crema di fagioli cannellini allo zafferano e cipollotti, e perché non provare anche un tiramisù con crema allo zafferano?!
Per un uso terapeutico e quindi un'azione farmacologica, la forma terapeutica di riferimento è l'estratto secco di stimmi di zafferano titolato in safranale o crocina.
Un'altra forma interessante di utilizzo terapeutico che si rifà all'uso medicinale tradizionale di questa spezia, è la tisana!

TISANA DI ZAFFERANO

Ed ecco come preparare una tisana di zafferano, utile magari in quelle giornate in cui ci sentiamo un po' giù di morale, ideale soprattutto per le donne in menopausa.

Ingredienti:
zafferano (Crocus sativus) in stimmi 3
 o
polvere (la bustina da 0,15 gr)
 
si porta ad ebollizione l'acqua si aggiunge lo zafferano, si spegne il fuoco, si copre e si lascia in infusione coperta per 10 -15 minuti. Si può bere la sera prima di andare a dormire, ci aiuterà a riposare meglio e a svegliarci più serenamente. E' possibile dolcificare con del miele, meglio se di tiglio o arancio.
 
Per approfondire:

- http://naturamedica.farmacista33.it/spezie-per-la-mente-le-prime-classificate/

- "The effects of Crocus sativus (saffron) and its constituents on nervous system: A review." Avicenna J Phytomedicine. 2015 Sep-Oct;5(5):376-91.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26468457

- "Therapeutic effects of saffron (Crocus sativus L.) in digestive disorders: a review." Iran J Basic Med Sci. May; 19(5):455-69 2016

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