mercoledì 19 ottobre 2016

Lo zenzero e il freddo nelle ossa

È arrivato l'autunno e con le temperature più rigide iniziano a farsi sentire i primi disturbi da freddo come mal di gola, febbre, raffreddore e articolazioni doloranti. Per combatterli possiamo ricorrere all'utilizzo dello Zenzero (Zingiber officinale), pianta medicinale e culinaria dalle numerose virtù terapeutiche!
Dello zenzero, pianta originaria dell'Asia tropicale, la parte utilizzata sia in cucina che in medicina è il rizoma, spesso erroneamente chiamato radice. Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e in quella Ayurvedica, il rizoma può essere utilizzato sia fresco che essiccato e a seconda che sia impiegato in una forma o nell'altra, bollito o cotto a vapore, da solo o con altre erbe, assunto il mattino o la sera, d'inverno piuttosto che d'estate, gli effetti terapeutici saranno diversi!
 "Lo zenzero è caldo e fresco e le sue proprietà sono tali che, se viene mangiato al mattino, purifica il petto ed espelle i liquidi nocivi. Similmente, se viene mangiato alla sera, rende gli occhi più chiari, purifica il catarro e riordina lo stomaco."  Liber Herbarium, Danimarca, XVIII secolo                                            
Nella Farmacopea Cinese il rizoma essiccato di zenzero è impiegato come cura per i dolori di stomaco, per vomito, diarrea, mancanza di appetito e astenia; mentre il rizoma fresco è tra i rimedi utilizzati per disperdere il Freddo esterno penetrato nel corpo e quindi per alleviare la tosse, trattare raffreddore e influenza nella fase iniziale, in caso di infiammazione alla gola (laringite, faringite, ecc.) e favorire le funzioni digestive.
Queste differenze sono dovute alla diversa concentrazione di gingeroli e shogaoli, due delle principali molecole presentii nello zenzero e a cui sono dovute la maggior parte delle proprietà terapeutiche di questa pianta oltre che il tipico sapore pungente.

I primi sono presenti soprattutto nello  zenzero fresco, mentre quando i rizomi vengono essiccati i gingeroli si trasformano in shogaoli e zingerone, tra queste molecole gli shogaoli sono quelle ad essere più piccanti, circa due volte di più rispetto ai gingeroli.
I gingeroli sono invece le molecole a cui si deve la capacità dello zenzero di stimolare la sudorazione favorendo così la dispersione del Freddo (come riportato anche nella MTC); attività utile nel caso delle malattie da raffreddamento.
E' proprio la presenza di queste molecole, quindi, a far sì che lo zenzero sia il rimedio perfetto per tutte quelle volte in cui arrivati a casa dopo una giornata ventosa o fredda abbiamo quella sensazione di freddo interno e vogliamo riscaldare le nostre ossa.
Come assumere, quindi lo zenzero in modo corretto in caso di raffreddore, mal di gola o febbre?

Semplice, preparando una tisana con il rizoma fresco di zenzero:
si mettono 20 grammi di rizoma fresco tagliato a fettine in 250 ml di acqua fredda insieme a 5 grammi di zucchero di canna, si porta il tutto a bollore, coperto, e si continua a far bollire ancora per 5-10 minuti, si lascia intiepidire, si filtra e si beve.

E in caso di rigidità muscolare la preparazione più indicata è quella dell'applicazione esterna, direttamente sulla parte dolorante con degli impacchi oppure con la preparazione di un olio da massaggio con olio di mandorle dolci a cui si aggiunge dello zenzero fresco grattugiato:

si grattugia finemente lo zenzero e si aggiunge una pari quantità di olio di mandorle dolci e si lascia macerare per una notte. Il mattino dopo l'olio da massaggio è pronto per essere usato!!!
Si massaggia la parte dolente con l'olio allo zenzero almeno per 5 minuti finché non si sviluppa una sensazione di calore sulla parte massaggiata.  
 L'impacco di zenzero (tradizionalmente impiegato nella MTC) ha una preparazione più articolata rispetto all'olio da massaggio, ma una volta provato e sperimentata la sua efficacia, la complessità della preparazione passerà in secondo piano....provare per credere!!!
 Per la preparazione dell'impacco servono 2 cucchiai colmi di zenzero fresco grattugiato da mettere all'interno di una garza. Si chiude la garza con un elastico e si immerge in una pentola con 1/2 litro di acqua calda, ma non bollente (70°C) e si lascia la pentola sul fuoco. Si lascia in infusione per 20 minuti e trascorso questo tempo, si spegne il fuoco, si strizza il sacchetto di garza contenente lo zenzero, in modo che l'acqua si colori di giallo e in questa acqua di zenzero si immerge un asciugamano piccolo, si strizza e si applica sulla zona dolente....ovviamente il calore deve essere sopportabile!!! Si lascia l'asciugano finché non diventa freddo, a quel punto si rimmerge nell'acqua di zenzero (la si può tenere sulla fiamma al minimo in modo che continui a restare calda) e si applica nuovamente. Si ripetono questi passaggi finche la pelle non si arrossa (10-30 minuti).
La pelle arrossata sia dal calore, ma soprattutto dall'azione rubefacente dello zenzero determina un richiamo di sangue in superficie, riscaldando e disinfiammando così la parte trattata.

Attenzione però, perché questo trattamento non deve essere fatto su bambini, persone molto anziane, sulla parte bassa dell'addome in caso di gravidanza, appendicite, sulla testa e in caso di febbre alta.


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