lunedì 30 gennaio 2017

Combattere l'inquinamento mangiando sano!


«È ben noto che le polveri sottili fanno aumentare le malattie respiratorie e anche quelle cardiovascolari, [….]”. Lo sottolinea il direttore scientifico del Policlinico di Milano Pier Mannuccio Mannucci che è tra gli organizzatori del Congresso​"RespiraMI. L'inquinamento atmosferico e la nostra salute" a Milano il 27 e 28 Gennaio 2017, cita in particolare le malattie degenerative, come la «demenza che viene facilitata dall'esposizione all'inquinamento, i ritardi nello sviluppo cognitivo nei bambini e l'aumento delle patologie delle donne in gravidanza
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  […] Uno studio di Sara Conti, che lavora nel Centro studi sulla sanità pubblica diretto da Gianfranco Cesana all'Università Bicocca, ha dimostrato che nei periodi di massimo inquinamento c'è un maggior consumo di farmaci per il sistema respiratorio e di antibiotici.»”
  
Questo è un estratto di un articolo molto interessante pubblicato il 26 gennaio 2017 su Doctor33. Articolo interessante, ma anche abbastanza allarmante per quanto riguarda la nostra salute! Terminata la lettura dell'articolo mi sono domandata se e come la nostra alimentazione potesse esserci d’aiuto nel salvaguardare la nostra salute dai danni dell’inquinamento ambientale. Esiste un alimento o un regime alimentare da adottare per ridurre i danni dell’inquinamento atmosferico, polveri sottili e smog sulla nostra salute? La risposta è sì e l’aiuto ci viene da broccoli e cavoli….ortaggi purtroppo spesso poco graditi da bimbi, adolescenti, ma anche da molti adulti! Vediamo come questi ortaggi di stagione ci possono essere d’aiuto.
Cavoli e broccoli appartengono alla famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae, di cui fanno parte anche il cavolo nero, i cavoletti di bruxelles, la verza, il cavolfiore,  le cime di rapa, il crescione, la senape, il cavolo cinese e la rucola. Cavoli e broccoli, in particolare, hanno dimostrato un'importante capacità di rimozione degli inquinanti che respiriamo nell’aria dal nostro organismo, riducendo così l’infiammazione dell’organismo e l’insorgenza di patologie legate alle sostanze inquinanti. Questa attività è dimostrata ormai da diversi studi scientifici e particolarmente interessanti sono due studi, il primo condotto in Cina, nella provincia di Jiangsu (una delle aree più inquinate di questo Paese) dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, dove il consumo giornaliero per 12 settimane di mezza tazza al giorno di una bevanda a base di broccoli ha determinato un aumento significativo dell’escrezione di sostanze inquinanti come benzene (circa il 60%) e acroleina (23%), rispettivamente un cancerogeno e un irritante dei polmoni, sin dal primo giorno di assunzione. Il secondo studio è stato condotto dall’università degli studi di Milano in collaborazione con l’Istituto Nazionale di tumori e l'ospedale Niguarda di Milano insieme all'IMDEA di Spagna; in questo caso i soggetti dello studio erano giovani individui fumatori, a cui è stata fatta consumare una porzione (250 gr) di broccoli giornalmente per 10 giorni. In questo caso si è osservato una significativa azione antinfiammatoria e un’importante riduzione della PCR (proteina C reattiva, quando questa proteina è presente in una concentrazione alta indica un processo infiammatorio nel nostro organismo). Questo significa che questi ortaggi permettono di ridurre l'infiammazione dell'organismo provocato anche dal fumo di sigaretta, che sempre di un inquinante si tratta per il nostro organismo, oltre che da quello atmosferico.

Ma oltre i broccoli, anche cavoli e verze hanno dimostrato questa importante capacità di escrezione di sostanze inquinanti dal nostro organismo e di riduzione dello stato infiammatorio provocato sempre da queste sostanze. Ecco perché è bene che questi vegetali facciano parte della nostra alimentazione e in particolare di quella di bambini, adolescenti, fumatori e più in generale di chiunque viva in città dove l’inquinamento, soprattutto quello invernale, è regolarmente presente. Questi super food, protagonisti principali tra gli ortaggi della stagione invernale, sono anche un importante alleato nella prevenzione di diverse patologie come tumori, malattie cardiovascolari, fegato steatosico (grasso), invecchiamento cellulare, malattie neurodegenerative e anche malattie respiratorie! Attività terapeutiche dovute alla presenza di sostanze come i glucosinolati, sostanze solforate da cui derivano gli isotiocianti e gli indoli che hanno un effetto protettivo nei confronti di alcune forme tumorali e favoriscono l’eliminazione di sostanze tossiche dannose per le cellule e il DNA, svolgendo così un’azione antiossidante per il nostro organismo.

Tra gli isotiocianati, di particolare importanza è il sulforafano (particolarmente abbondante nei broccoli) non solo importante nella prevenzione dei tumori, ma in particolare nell’inibizione della proliferazione di cellule tumorali in tumori come il neuroblastoma, cancro della mammella, del colon, e della prostata. Ma le proprietà delle crucifere non sono legate soltanto ai glucosilonati, ma anche alla presenza di altre molecole presenti in concentrazioni diverse a seconda dell’ortaggio: carotenoidi, potassio, calcio, fosforo, zinco, vitamina A, B2 e C, ferro, e folati (vitamina B9).

Acido folico (vitamina B9 di sintesi) e folati (vitamina B9 presente naturalmente negli alimenti) sono particolarmente importanti per le donne sia in gravidanza che per le donne che hanno programmato di avere un figlio o che comunque non escludono questa possibilità. Carenze di acido folico e folati sono infatti responsabili di malformazioni importanti nel feto come la spina bifida, ecco perché è bene avere una corretta e varia alimentazione non solo durante la gravidanza, ma soprattutto prima del possibile concepimento. Particolarmente ricchi di folati sono i cavoletti di bruxelles.

La presenza di vitamina A, B2 e C, insieme a zinco, manganese e calcio in questi ortaggi aiuta a preservare le difese dell’organismo, contribuendo a migliorare la risposta immunitaria (ecco perché possono essere utili anche nelle malattie da raffreddamento).
I broccoli sono ricchi di vitamina C e indoli. Per quanto riguarda il ferro ad esserne ricchissimo è il cavolo.

Molto importante è anche la presenza della vitamina A (particolarmente abbondante nei broccoli), da cui deriva la formazione del collagene e retinolo, importanti per mantenere la pelle elastica e senza rughe!

E non dimentichiamo il calcio, presente in elevate concentrazioni in questi vegetali e facilmente biodisponibile per il nostro organismo, rappresentando così un'ottima fonte di calcio per chi soffre di osteoporosi e magari non ama troppo o deve ridurre latte e formaggi! Inoltre hanno pochissime calorie, perfetti per chi deve perdere peso.

Il cavolo nero, ricco di indoli, è particolarmente considerato utile nella prevenzione dei tumori dello stomaco, del colon retto e utile ulcera gastrica e colite ulcerosa. In generale tutti i cavoli possono essere utili nella prevenzione delle coliti e ulcere gastriche, infatti il merito è del sulforafano, che sembra essere utile nella lotta all’Helicobacter pylori, batterio responsabile di queste patologie.

Ma tutte queste proprietà possono essere compromesse o diminuite se non li consumiamo nel modo corretto. Molti dei composti a cui si devono le proprietà nutraceutiche di questi ortaggi sono termolabili, ovvero sensibili al colore, per cui se la cottura è troppo prolungata questi composti si possono deteriorare o inattivare. Qual è quindi il modo migliore di cucinarli e consumarli?

Sicuramente quando è possibile Crudi (ad esempio un'insalata di cavolo rosso, cavolo cappuccio o verza, tagliati molto sottili), o al massimo sottoposti a brevissima cottura.
Ecco come consumarli:

  • Crudi
  • Cottura sottovuoto
  • Cottura a vapore
  • Bollitura (in pochissima acqua e per 10-15 minuti al massimo, per agevolare la cottura è meglio tagliarli in piccoli pezzi e comunque consumarli quando sono ancora un pò croccanti e non completamente scotti).

Per approfondire:

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